Il Teatro Comunale di San Francesco

La cultura, l’arte, lo spettacolo, sono il cuore pulsante delle grandi e piccole comunità.
La loro diffusione è sempre più legata al veloce modo di vivere e di pensare ed ai moderni strumenti di comunicazione.
Nessuno di questi è però paragonabile al Teatro. Il Teatro è il luogo dell’uomo e non dell’immagine, è il luogo dei sensi e non del virtuale.
All’interno del Teatro il tempo rallenta permettendo a chi vi entra di vedere,
ascoltare, sentire e pensare come spesso fuori non riesce a fare. Esso vive nel momento in cui è sincero l’interesse che riesce a conquistare, quando genera quell’emozione capace di toccarci nel profondo.
Il teatro è una delle risorse più importanti di cui un paese può vantarsi, uno strumento per farsi conoscere e crescere socialmente ed economicamente. Questo è quello che spero riuscirà ad essere il nostro Teatro.

 

 

Assume la sua connotazione definitiva soltanto nel 2001, quando l’attuale Amministrazione Comunale decise di dare a questo affascinante ex luogo di culto, un utilizzo culturale sicuramente necessario per Bolsena, promuovendone il restauro. Questa chiesa monastica dedicata alla Natività di Maria, ora comunemente conosciuta con il titolo di “S. Francesco”, sorse probabilmente nel corso del XIII secolo anche se le linee architettoniche dell’attuale costruzione, particolarmente la facciata con il bel portale gotico, fanno propendere per una datazione più tarda. L’edificio, nel tempo, ha subito notevoli rimaneggiamenti, nei secoli XIV, XV e XVIII, ma soprattutto in quei restauri esasperati che l’hanno impoverito di alcuni suoi tesori come il soffitto ligneo, dipinto da Girolamo Pesci, gli altari con le preziose pale di Francesco Trevisani, Sebastiano Conca e Francesco Bertosi.
Nel presbiterio rimangono un lacunoso ma interessante ciclo di affreschi eseguito da Giovan Francesco D’Avanzarano sullo scorcio del XV secolo e le estreme reliquie di quello che fu il sepolcro dei conti Monaldeschi della Cervara.
Sulle pareti perimetrali sopravvivono pregevoli affreschi, ascrivibili al primo quarto del XVIII secolo raffiguranti la vita della Vergine ed altri di epoche diverse.